How to Clean Vegan Shoes

Come pulire le scarpe vegane

Un buon prodotto ha sempre bisogno di una corretta manutenzione. Non è solo un motivo di estetica, dovuta al fatto di non voler uscire di casa con una scarpa impolverata o sporca. Come al momento dell’acquisto di una scarpa vegana, anche la sua cura è una scelta etica: tenere in vita un prodotto significa dare un freno ad una società basata sempre più su prodotti di consumo a breve termine. Così facendo si allunga la vita del prodotto, nel nostro caso una scarpa vegana, assicurandone flessibilità, morbidezza, lucentezza ma anche resistenza alle intemperie del tempo. Tuttavia, come per le scarpe in pelle tradizionale, senza alcuni accorgimenti si rischia solo di danneggiare le proprie scarpe, e specialmente quando si parla di materiali vegani magari non conosciamo le pratiche corrette. Che poi si tratti di materiali vegani sintetici o “plant base”, derivanti da mais, cactus, cotone organico o microplastiche poco cambia; piuttosto, il rischio comune di una mancata o scorretta pulizia è la formazione di macchie o cattivi odori, scolorazioni o abrasioni che rovinerebbero così la nostra scarpa. E allora con questa breve guida abbiamo pensato di dare alcune informazioni e indicazioni sui corretti modi per curare le tue scarpe.

Strumenti utili alla pulizia delle scarpe vegane

Sembra abbastanza ovvio, ma la coppia spazzola e panno pulente non possono mai mancare quando si puliscono delle scarpe vegane, specialmente se si tratta di materiali “plant base”. Queste bastano per una pulizia “ordinaria”, che di solito si consiglia di fare una volta al mese. Ma può capitare che serva una manutenzione straordinaria, dovuta ad esempio ad una pozzanghera che non abbiamo visto, una camminata in una strada sporca. E allora oltre alla coppia spazzola e panno possono venire in nostro aiuto i prodotti contro gli odori, gli spray idrorepellenti (da usare con parsimonia, molti non sono vegan-friendly) le creme lucidanti, che siano neutre o con un colore affine al prodotto da pulire, e chiaramente non a base di cera di api. Opzionale, ma importante sia in fase di pulizia sia per evitare eventuali deformazioni quando non si usano, il tendiscarpe. Secondo, ti consigliamo di usare una spazzola differente per la pulizia della suola.

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Come Pulire la Tomaia

Il fronte della scarpa è sicuramente l’elemento distintivo dei nostri piedi, quello che per primo salta all’occhio, ma anche il primo a sporcarsi. Per cui, è di primaria importanza che risulti impeccabile. Una volta allora rimosse le stringhe, la scarpa va innanzitutto spazzolata a secco e senza fare troppa pressione, così da rimuovere il grosso degli aloni di polvere o altro. Dopodiché, dato un primo giro di panno pulente, si può procedere con una spruzzata di spray idrorepellente nei punti più ostinati: il gambetto ad esempio, cioè la parte dove si trovano i lacci delle scarpe, ma anche le parti laterali della scarpa.

Lavare i Lacci

Metodo più semplice ed efficace. Una volta rimossi dalla scarpa i lacci possono essere immersi in una bacinella con acqua e sapone neutro. Dopo averle strofinate e rimosso lo sporco puoi risciacquarle e metterle ad asciugare prima di tornare ad usarle.

Fodera

Anche l’interno di una scarpa ha bisogno delle sue cure. Specie l’estate, quando le temperature salgono. Una volta rimossa la soletta interna (se rimovibile) bisogna passare al suo interno un panno umido, così da rimuovere polvere o altri sedimenti. Problema principale per le fodere è l’eventuale cattivo odore. In questo caso giocano a nostro favore gli spray appositi, ma ti consigliamo di utilizzare spray “neutralizzanti”; molti si limitano a coprire gli odori, non a neutralizzarli. Così come esistono prodotti appositi per rimuovere la presenza di eventuali batteri. Per fortuna esistono diversi prodotti in commercio che sono realizzati con metodi e materiali completamente naturali.

Pulire la Suola

É la parte che per antonomasia resta per più tempo a contatto con sporco e polvere, e che a forza di camminare tende a consumarsi. Per questo richiede accorgimenti speciali e strumenti appositi. Intanto una spazzola dedicata; mica vorrai usare la stessa della fodera. Fatto questo, passa un panno umido sulla suola e sul bordo.

Ultimi accorgimenti

Fatti i vari passaggi e ripetuti in caso di persistenza di aloni e sporco, non resta che passare alla crema lucidante, che va applicata (con parsimonia) su tutta la parte esterna della scarpa. Ricorda che questo passaggio equivale ad un massaggio, fatto con movimenti delicati e circolari. Dopodiché va lasciata agire per almeno 24 ore, così da garantire il massimo risultato. Passato un giorno, dai un ultimo giro di spazzola e panno. Cose da evitare Intanto come per la pelle tradizionale l’acqua è sconsigliata quando si maneggia un prodotto in tessuti vegani. Si può usare, ma anche qui con parsimonia ( NON METTERE LE SCARPE IN LAVATRICE) ; un panno deve essere appunto “umido”, giusto per togliere polvere o sporco in eccesso. Ma non impregnato, altrimenti si corre il rischio di lasciare aloni. Consigliamo anche di evitare prodotti chimici, magari aggressivi, ancora di più quelli “fai da te”. Per il resto valgono i consigli già forniti: evitare forti sfregature, spazzole con setole troppo rigide.

Consigli lungo termine

Noi possiamo anche prenderci cura della nostra scarpa, intervenendo manualmente quando questa ne ha bisogno. Però ci sono anche altri accorgimenti utili per conservarla più a lungo, allungando così con pochi passi la vita del prodotto. Abbiamo già detto del tendiscarpe, molto utile quando la scarpa non viene utilizzata. Ma tra i consigli che ci sentiamo di dirvi è intanto evitare di esporla alla luce diretta, ma di lasciarla a riposo e lontana da fonti di calore. Poi, di “nutrirla” con creme apposite, così da conservarne lucentezza e le altre caratteristiche. In questo modo servirà meno manutenzione e la scarpa durerà più a lungo.

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